La Comunità Sikh in festa a Roma


Roma é una città piena di sorprese. Un giorno scendi in piazza a passeggiare con il cane e ti ritrovi in quel che sembra un quartiere di una qualsiasi cittadina indiana. Mi sono imbattuto nella festa Vaisakhi Smagam, un incontro pieno di turbanti preghiere e canti.

La festa celebra il battesimo dei “Panj Piare”, i cinque devoti, tenuto dal decimo e ultimo guru Gobind Singh.

Tra isolamento e integrazione

Il rapporto dei cittadini della comunità Sikh con la gente del posto, “dipende da persona a persona, per esempio ci sono dei ragazzi single che vengono dall’India, vivono sempre con altri ragazzi indiani e lavorano nei campi, poi la sera si vedono tra loro. Non tutti riescono ad integrarsi, soprattutto perché non conoscono la lingua e se lavorano nei campi non hanno grandi opportunità di parlare italiano”. Del resto chi arriva in Italia inizia con il lavorare nei campi, “dove non ha bisogno di conoscere la lingua. Vedo gente che sta qui da dieci, quindici anni e non parla e non capisce.”

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